Oderzo

Progetto pubblicato su http://www.europaconcorsi.com (LINK alla pagina)

Relazione illustrativa

Il nostro studio sulla riqualificazione di Piazza Castello si è posto come primo quesito quello dell’analisi sull’effettiva possibilità di escludere almeno parzialmente detta area dal traffico veicolare, evitando tuttavia interventi particolarmente invasivi quali ad esempio la realizzazione di un sottopasso stradale per collegare via Roma al Ponte Manin. Abbiamo pertanto ipotizzato l’esclusione totale di Piazza Castello dal traffico veicolare, ritenendo altresì opportuno escludere dal traffico di attraversamento via Roma, almeno nel tratto tra l’intersezione con via dei Mosaici e piazza Castello. In tale tratto si ritiene opportuno consentire l’accesso ai soli residenti, prevedendo un congruo numero di posteggi temporanei per i fruitori dei servizi pubblici e/o privati presenti in questo tratto di strada. Il collegamento di Ponte Manin con via Roma non si realizzerà dunque più direttamente attraversando Piazza Castello, ma attraverso un migliore utilizzo dell’area di Piazzale Europa (dove dovranno prevedersi nuovi posteggi a beneficio dell’area storica) e il ricongiungimento a via Roma attraverso via dei Mosaici e via Arturo e Rino Simonetti.

La storia di Oderzo presenta tratti di indubbio interesse e peculiarità, ben riconoscibili fin dal nome stesso della cittadina (dal latino Opitergium, “piazza del mercato”) che individua quest’area fin dai tempi più antichi quale nodo di scambi commerciali e incontri. Il tema di progetto, individuando in Piazza Castello un nuovo polo di aggregazione e di socialità per Oderzo, rappresenta a nostro avviso un apprezzabile tentativo di restituire a questa porzione di città il senso più elevato delle origini. Piazza Castello si trova precisamente ai limiti del primo aggregato costruito di cui abbiamo testimonianze storiche e vorremmo rendere ben visibile questo tratto storico, anche in considerazione della chiarezza formale con cui sono individuabili gli altri “vertici” del quadrato originario (Torreson, Campanile del Duomo e la “piramide”). Occorre altresì ripristinare un dialogo formale e sostanziale tra Piazza Castello e la vicina bellissima Piazza Grande, legame che si è nel tempo sostanzialmente perduto attraverso l’edificazione di una stecca di costruzioni e alla destinazione di Piazza Castello a snodo per il traffico veicolare. L’area di Piazza Castello presenta uno scenario architettonicamente molto variegato, con edifici di varie epoche e stili, tra cui intendiamo porre specifica attenzione a Palazzo Porcia e Brugnera. La soluzione di progetto che andremo di seguito a presentare avrà il chiaro intento di legare quanto più possibile non solo tale palazzo, ma l’intera piazza su cui esso sorge con le sponde del Monticano restituendo a quest’area il suo ruolo naturale di incontro e scambio interpersonale anziché esclusivamente veicolare.

Abbiamo inteso, come detto, escludere Piazza Castello dal traffico veicolare attraverso una modifica della viabilità come sopra descritto. La piazza potrà in tal modo recuperare la sua naturale funzione di luogo aggregativo. A tal fine l’asse stradale di via Cesare Battisti sarà abbassato di circa 4 metri al fine di garantire l’accesso dei veicoli a un piccolo, ma funzionale parcheggio da realizzarsi sotto Piazza Castello. L’accesso alla piazza soprastante sarà garantito da una scalinata e da un ascensore, protetti da una copertura piramidale in ferro e vetro. In tal modo di realizzerà dunque l’obiettivo enunciato di definire i 4 vertici dell’edificato originario di Opitergium, individuato dalle due torri (Torreson e Campanile) e da due piramidi. La piazza superiore potrà dunque essere collegata direttamente alle sponde del Monticano attraverso un collegamento in quota che supera la nuova sede stradale di via Cesare Battisti, la quale costituisce attualmente una sostanziale barriera di separazione tra piazza e fiume. Per la nuova piazza verrà ripetuta la stessa pavimentazione di Piazza Grande, al fine di indicare una sostanziale continuità spaziale, ma con alcune differenze sostanziali, come ad esempio la sostituzione di parte della pavimentazione lapidea con lastre vetrate tali da permettere l’illuminazione diurna del parcheggio. Il progetto non può evidentemente trascurare la previsione di una opportuna pianificazione delle luci, al fine di valorizzare gli elementi architettonicamente più interessanti della piazza. Pari attenzione dovrà essere altresì posta nella scelta degli arredi pubblici, anch’essi in stretta analogia con la vicina Piazza Grande. Per valorizzare ulteriormente il legame tra le due piazze sarà opportuno studiare soluzioni in termini di illuminazione e arredo al fine di esaltare la specificità del tunnel ricavato nell’edificio moderno che attualmente divide i due spazi, dove si possono scorgere i resti di un’antica strada e di una pavimentazione esposta a muro. L’area di Piazza Castello, affiancata a quella di Piazza Grande, rappresenta il luogo naturale dei commerci e degli incontri, anche in ossequio all’antico toponimo latino di Opitergium (piazza del mercato). Sarà dunque opportuno prevedere degli arredi pubblici funzionali alla posa e allo smontaggio di strutture temporanee per esposizioni, mostre e mercati. Al fine di ottimizzare la resa estetica e stimolare la partecipazione alla realizzazione di tali soluzioni potrebbe essere interessante ipotizzare dedicare una specifica sezione al loro studio nella prossima edizione del “Premio Oderzo Azienda e Design” e/o del Premio di Architettura “Città di Oderzo”. Come sopra detto, la soluzione che prevede la creazione di un’area di sosta sotto Piazza Castello porta necessariamente a una modificazione dell’asse stradale di via Cesare Battisti, con un abbassamento massimo della sede stradale di circa 4 metri. Questa soluzione consente evidentemente di ripristinare un collegamento diretto, in quota, tra Piazza Castello e il fiume Monticano al momento di fatto impedito dalla viabilità esistente. Obiettivo della nostra idea di progetto è stato dunque quello di individuare una struttura che potesse conciliarsi opportunamente con l’ambiente circostante e che costituisse al tempo stesso un “segno” importante di collegamento senza tuttavia stravolgere il contesto ambientale e architettonico consolidato. Abbiamo pertanto privilegiato l’uso di materiali a basso impatto ed alta trasparenza, al fine di garantire un senso di leggerezza nell’intervento ed anche in analogia alla soluzione della Piramide già prevista per il collegamento tra l’area di sosta interrata e la nuova Piazza. Ogni collegamento pertanto, possiamo dire, è caratterizzato dalla trasparenza e dalla concreta intenzione di non essere mai un link esclusivo bensì un percorso privilegiato, ma che non esclude nè nasconde la realtà circostante. Il ponte pedonale e ciclabile che collega Piazza Castello al Monticano sarà pertanto retto da una struttura metallica e presenterà un rivestimento trasparente in materiali vetrosi e/o polimerici.

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